📌 Si chiude un altro anno idiosincratico con la mia spalla, forse il ventesimo!
Un duo come Cochi e Renato, Ciccio e Franco, Tomas Milian e Bombolo, Jack Lemmon e Walter Matthau, Totò e Peppino, Bud Spencer e Terence Hill, Stanlio e Ollio, Gianni e Pinotto, Dean Martin e Jerry Lewis, e chi più ne ha più ne metta.
L'ennesimo anno di resoconti e cernite esistenziali; al netto di individui senza empatia, sempre egoriferiti e senza capacità di rispettare il prossimo, predicatori di spiritualità e buoni sentimenti, ma aridi e perfidi come pochi altri; ignoranti, falsi, invidiosi, iettatori, narcisiti patologici ed egocentrici, incoerenti, ipocriti, opportunisti, insensibili, parvenu, banderuole al vento e voltagabbana, senza dimenticare anche i parenti non pervenuti da quando non abbiano più una minchia da chiedere o scroccare.
Scegliete bene con chi affrontare il percorso, perché purtroppo ci si rende conto di aver sopravvalutato qualcuno solo quando si smette di assecondare, glissare, soprassedere, giustificare e fare lo scemo per non andare in guerra.
Solo smettendo di invitare a senso unico, di chiamare o cercare qualcuno, si può capire di contare solo sull'affetto di una manciata di persone, non quelli che appaiano solo per intrattenersi quando non abbiano un cazzo da fare.
Che si possa rimanre amici anche senza sentirsi e vedersi, ho capito a 46 anni essere una gran cagata, amicizia è l'impegno della presenza, nei momenti importanti della vita, dell'esserci anche solo per ascoltare, senza attendere solo il proprio turno per parlare e vomitare il proprio "Io, io, io..."; dimostrare è una chimera, tenetevi stretto colui col quale condividere lacrime e sorrisi senza sentirsi giudicati, che non proietti perennemente l'ombra del proprio ego.
#AGEHAtorino a fine anno, vi augura un'amicizia come la nostra.
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